L’amore di Pineider per la calligrafia è un’arte delicata che fluisce sulla carta, tracciando linee di passione e cura. Ogni lettera, ogni tratto, rappresenta un sentimento intenso che danza nell’inchiostro, raccontando storie senza parole. Nell’unione tra amore e calligrafia, le parole diventano arte dipingendo pensieri che potranno durare per sempre.
Nell’era digitale, oggi che i testi possono essere riprodotti all’infinito e vagare illimitatamente nel cyberspazio, carta e penna preservano la fragile bellezza di tutto ciò che invece non è replicabile. La scrittura manuale è il regno delle singolarità uniche ed irripetibili. Scrivere un semplice biglietto diventa così un gesto eversivo, una rivendicazione di unicità. Impugnando una penna ci esponiamo al rischio della perdita, ci votiamo alla certezza del mai più. E questa decisione, che si ribella al meccanismo della serialità, corrisponde all’autentico lusso: Quello di rivivere molte vite quante quelle che scriviamo.
Ma oltre al lato romantico che comprende chiunque ami la scrittura manuale, esiste anche un lato più pratico: scrivere ci permette di ritrovare la creatività, riallineare la mente e il corpo attraverso la lentezza dei gesti e la concentrazione.
La calligrafia è l’arte di scrivere bene, ma la grafia è la resa grafica delle parole, delle lettere singole.
Nei workshop Pineider vogliamo re-imparare il piacere d’impugnare una penna; tratteggiare le forme corrette delle lettere dell’alfabeto; rimembrare il corsivo di una volta; re-acquistare la consapevolezza della fragilità e della bellezza che la carta e la penna ancora oggi preservano.